Neurochirurgia Cranica
Trauma Cranio Encefalico
Cos’è un trauma cranio encefalico e come si giunge alla diagnosi? Quali sono i sintomi del trauma cranico? Che tipo di intervento chirurgico è consigliato nei casi più gravi?
Gli specialisti di Neurochirurgia 24 a Roma offrono la loro esperienza pluriennale nel trattamento del trauma cranio encefalico e di altre patologie neurochirurgiche del cranio: un’équipe d’eccellenza per visite specialistiche e interventi chirurgici presso la Clinica Villa Margherita.
Sale operatorie all’avanguardia con strumentazione radiologica di ultima generazione
Terapia intensiva polivalente attiva 24 ore su 24
Assistenza postoperatoria dedicata e rapporto personale col neurochirurgo di fiducia
Prestazioni di neurochirurgia eseguite sia in regime privato che con il servizio sanitario nazionale
Referenti
Neurochirurgia24

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Prof. Antonino Raco

Prof. Massimo Miscusi

Dott. Luca Ricciardi

Dott. Tommaso Tufo
Sintomi, diagnosi e ipotesi terapeutiche
Trauma cranio encefalico: cos’è e come viene trattato
Il trauma cranio encefalico, conosciuto anche come trauma cranico, è uno degli infortuni più comuni: essendo coinvolta la regione cerebrale, il paziente necessita di un attento monitoraggio e di approfondimenti diagnostici per comprendere la reale gravità del trauma.
Si può definire trauma cranico qualsiasi danno al cranio e all’encefalo provocato da un evento di tipo meccanico, come un incidente automobilistico o una caduta con conseguente impatto della testa sul terreno.
Non è sempre necessario ricorrere all’intervento chirurgico dopo un infortunio di questo tipo. Gli effetti di un trauma cranico possono essere:
- di lieve entità: è l’infortunio meno grave e generalmente non causa emorragie cerebrali. Di rado è necessario l’intervento di neurochirurgia, ma il monitoraggio di 24 ore è funzionale a prevenire qualsiasi eventuale complicazione;
- di moderata gravità: in questo caso potrebbe rivelarsi necessaria l’operazione neurochirurgica per trattare eventuali ematomi o emorragie cerebrali causate dall’impatto. Lesioni di questa entità devono essere considerate vere e proprie emergenze, perché possono mettere a repentaglio la salute del sistema nervoso centrale con danni permanenti;
- di grave entità: è la condizione in cui versa il paziente in coma, il quale necessita di un trattamento urgente chirurgico e/o di rianimazione.
Trauma cranico: sintomi e complicazioni
I sintomi del trauma cranico variano a seconda dell’entità dell’infortunio. Di seguito la differenziazione dei sintomi a seconda della gravità del quadro clinico.
I sintomi più comuni del trauma cranico lieve
Per il trauma cranico lieve, i sintomi più frequenti sono:
- confusione mentale e disturbi oculari;
- capogiri e cefalea;
- affaticamento, sonnolenza e problemi di concentrazione;
- acufeni e dolore nella regione del collo;
- temporanea perdita di coscienza (solo in alcuni casi).
I sintomi frequenti del trauma cranico grave
Per il trauma cranico grave o moderato, i sintomi diventano molto più intensi e accentuati. Questi i più comuni:
- perdita di coscienza;
- deficit a livello neurologico;
- grande confusione e alterazione della personalità;
- cefalea intensa e permanente;
- episodi ripetuti di vomito;
- problemi di coordinazione e comunicazione.
L’intervento di neurochirurgia si rivela fondamentale per trattare le conseguenze di un trauma cranico grave: che si tratti di un focolaio lacero-contusivo, di un edema o di un’emorragia cerebrale, o di un trattamento funzionale ad evitare la formazione delle cosiddette ernie cerebrali.
Trauma cranico: esami diagnostici specifici
La valutazione di un trauma cranico si basa su un primo esame obiettivo e su successivi esami diagnostici personalizzati sulle condizioni del paziente. Seguendo lo schema del GCS (Glasgow Coma Scale), il paziente riceverà una prima valutazione da 3 a 15 a seconda degli stimoli verbali, motori e oculari a cui è in grado di rispondere.
Tomografia computerizzata e risonanza magnetica nucleare
Se l’esame obiettivo restituisce un valore inferiore a 13, verranno eseguiti altri due esami diagnostici:
- tomografia computerizzata (TC): viene eseguita per monitorare l’evoluzione delle lesioni cerebrali prodotte dal trauma, come edemi ed ematomi.
- risonanza magnetica nucleare (RMN): viene eseguita per raccogliere ulteriori informazioni per una diagnosi più precisa e corretta. L’esame RMN si focalizza maggiormente sulle lesioni non emorragiche e sui danni cerebrali diffusi.Se l’esame obiettivo segnala un valore da 3 a 8, si tratta di un trauma cranico grave e generalmente si procede all’intervento neurochirurgico d’urgenza.
Trattamenti e chirurgia mini invasiva

Trauma cranico: intervento chirurgico e riabilitazione
In caso di emorragia cerebrale e di quadro clinico grave, si ricorre solitamente all’intervento neurochirurgico, durante il quale si può praticare il drenaggio subdurale, la ventricolostomia e la craniotomia.
In cosa consiste l’intervento chirurgico
In cosa consistono queste tre pratiche di intervento chirurgico?
- Drenaggio subdurale: esecuzione di un foro di trapano e pratica di drenaggio a circuito chiuso, monitorando la pressione, per rendere possibile l’evacuazione di raccolte liquorali ed ematiche nel corso di 48-72 ore.
- Ventricolostomia: tecnica per misurare la pressione liquorale intracranica mediante una pratica di drenaggio, sempre a circuito chiuso, ad un ventricolo laterale per controllare la pressione cerebrale e l’ipertensione liquorale.
- Craniotomia: intervento chirurgico con il quale si pratica l’apertura della scatola cranica. Si procede poi ad evacuare l’ematoma, se situato in sede extradurale, o ad incidere la dura madre con conseguente evacuazione, se collocato in sede subdurale.
Conseguenze dell’operazione al cervello
L’operazione al cervello è uno degli interventi di neurochirurgia più complessi: si tratta di una regione molto delicata del nostro corpo e qualsiasi intervento deve essere eseguito con la massima cautela e competenza.
Le conseguenze di un intervento del genere possono variare molto a seconda della tempestività dell’operazione chirurgica, del quadro clinico e dell’età del paziente. Anche i tempi di recupero sono piuttosto variabili: tutto dipende dall’intensità del trauma cranico, dall’esito dell’intervento e dalla gravità del quadro clinico, con annessi deficit cognitivi e neurologici.
Riabilitazione post-operatoria
Il percorso di riabilitazione del paziente può rivelarsi fondamentale per recuperare da un intervento così importante. Gli esiti sono visibili generalmente nei primi sei mesi dall’intervento: i miglioramenti possono avvenire anche nei mesi e negli anni successivi, ma in maniera più lenta e progressiva.
Perché rivolgersi a Neurochirurgia 24 per il trattamento di traumi cranici?
Il team di Neurochirurgia 24 ha alle spalle molti anni di esperienza chirurgica e scientifica: gli specialisti di Neurochirurgia 24 sono disponibili h24, 365 giorni l’anno, per la valutazione, la diagnosi e il trattamento del trauma cranio encefalico e delle patologie da esso provocate. Consulti medici su prenotazione e trattamenti d’urgenza vengono eseguiti presso la Clinica Villa Margherita a Roma.